Come si scrive la biografia di qualcuno che non si conosce personalmente? daniel pennac
Potrei dirvi che Daniel Pennac è nato a Casablanca nel 1944 ma che vive in Francia, dove fino a qualche anno fa è stato un insegnante alle scuole medie e al liceo. Va da sé, quindi, che la Belleville dei suoi romanzi è in realtà la sua Belleville, ed è in questo quartiere parigino che potreste incontrarlo a passeggio, la sera, di ritorno dallo studio sulla Rive Gauche.
Come non dirvi poi che è dalla sua penna che nasce Benjamin Malaussène, il capro espiatorio di professione con una stramba e rocambolesca famiglia? E non potrei esimermi, arrivati a questo punto, dall’invitarvi ad andare a teatro, perché Daniel Pennac non è soltanto un romanziere coinvolgente ma è anche un autore (e attore) convincente.
Insomma, sono tante le cose che potrei dirvi di lui… tante quante ne trovereste ovunque nel web. Perciò dirò qualcosa che mai leggerete nelle biografie serie di autori seri: Daniel Pennac è un uomo, e tanto basta.

Un uomo dall’animo gentile che non ha fatto del successo un piedistallo  e che sentirete affine quando, sorridendo bonariamente, vi restituirà il libro autografato (preparatevi a fare la conoscenza di tanti omini buffi!). Ed è uomo nella più bella accezione del termine, quella di chi guarda all’altro con curiosità ed empatia, ma per questo basterà immergervi in uno qualsiasi dei suoi libri.

Allora forse potrei riassumerla così, la mia biografia di Daniel Pennac.
A
micizia, famiglia, ironia e scrittura: questa, in fondo, mi sembra buona parte della sua vita. Appagante e normale quanto straordinaria, come un’eccitante favola della buonanotte o una rumorosa cena tutti insieme allo Zèbre.

Foto dell’autore Adolfo Frediani, tratta dal sito Feltrinelli
L’illustrazione di Pennac in Home Page è tratta dalla copertina del libro Grazie, ad opera di Duccio Boscoli